giovedì 22 marzo 2012

CAOSINFORMA 50



                                                         
          caosinforma online                                          caosinforma


"Formarsi progettando" (il percorso di formazione per l'acquisizione di un nuovo metodo di progettazione), "Le parole per dirlo" (il corso di formazione finalizzato a rivisitare i termini usati in ambito psicopatologico), "Promozione donna" (il progetto finalizzato a conoscere i bisogni delle donne e attivare nuove risposte), "La fiera della creatività" (l'evento commercial-culturale rivolto ai creativi nascosti del nostro territorio), "Uno spot per" (la seconda campagna di comunicazione sociale sui temi che riguardano l'ambito giovanile): cosa hanno in comune queste iniziative che il Centro sta realizzando in questi giorni?

È questo l'interrogativo che la redazione di caosinforma si è posta quando ha messo mano a questo numero della rivista.
La risposta che ci è venuta altrettanto spontanea è stata: "la creatività". Ed effettivamente la creatività traduce meglio di altri concetti l'orientamento verso il quale le nostre iniziative sono rivolte. Non a caso, ognuna delle proposte citate punta a superare vecchi schemi per dare voce, spazio a opportunità a nuove esperienze, a nuovi protagonisti, nuove progettualità, per aggregare generazioni che non si riconoscono più in modi di operare logori e stanchi. Esse, invece, facendo leva su risorse inesplorate e, togliendo l'alibi di un futuro senza profondità, tentano di far uscire dal bunker della pigrizia mentale, le risorse creative dei giovani, ma anche dei non più giovani.
La creatività, infatti, questa prerogativa imprescindibile del genere umano, oggi più che mai ci viene in aiuto per provare a guardare oltre il ristretto orizzonte di schemi vecchi ed ormai inutili.
Ma la creatività non è solo libertà, immaginazione, fantasia allo stato puro. È anche coraggio, impegno, progetto. Laddove essa è assolutizzata, sciolta, cioè, da ogni vincolo può diventare illusoria. O quantomeno improduttiva, come talune iniziative di imprenditorialità giovanile avviate appena qualche anno fa e finite tutte nel nulla in breve tempo, ampiamente dimostrano.
Di certo, queste esperienze, cui caosinforma dedica un primo approfondimento nelle pagine interne, insegnano che non basta investire sulla voglia di protagonismo, sulla creatività tout court, sulla pur preziosa auto imprenditorialità (più o meno giovanile) ma che c'è bisogno di altro. Infatti, ferma restando la necessaria voglia di impresa, non si possono lasciare le energie creative senza supporti strutturali, formativi.
Ma, ancor di più, senza riconoscere una finalità sociale, un senso ulteriore alle stesse iniziative per evitare che durino solo, come è successo, "l'espace d'un matin".
In tal senso le risorse, le esperienze della marginalità sociale, i prodotti, l'ingegno che riescono ad esprimere, risultano preziose opportunità per tutti. Cosicchè ancora una volta ci tocca riconoscere e apprezzare la grande forza creativa che il disagio della marginalità nasconde anche in tempo di crisi.
Ci piace dunque immaginare che al vecchio "sessantottino" slogan "l'immaginazione al potere", si possa sostituire il nuovo, non meno rivoluzionario motto: "la creatività al servizio".

Mario Scannapieco

sabato 10 marzo 2012


LE PAROLE PER DIRLO.

CONCLUSIONE/AVVIO DI UN'ESPERIENZA FORMATIVA




È terminato il 9 marzo il corso di formazione “ Le parole per dirlo ” . L ’ esperienza formativa   sui termini del  disagio mentale, era  cominciata esattamente un mese fa nell'ambito dell'iniziativa "Sentinelle del disagio", curata da caos centro studi e formazione de La Tenda,
Il corso, partendo da una rilettura  delle parole usate in ambito psicopatologico, ha consentito  agli Educatori di avvicinarsi ai termini della psicopatologia in modo più consapevole, contribuendo a  demistificarne l ’ uso (e l ’ abuso) che talvolta ne viene fatto.
Per ridare vigore alla ricerca e alla costruzione di nuove ipotesi operative, di natura effettivamente interdisciplinare, il corso ha promosso  la psicodiagnosi integrata come strumento di formazione e accompagnamento educativo. E ha avviato la conoscenza dei principali metodi psicoterapeutici.
Snodatosi tra diverse tematiche, tutte, ovviamente, da approfondire in successivi momenti formativi, il corso si è concluso, dopo quattro incontri a cadenza settimanale di due ore ciascuno, con la riflessione finale  sul modello antropologico alla base della “ proposta ” del Centro La Tenda ” .
Più in dettaglio, iI principali temi, su cui si è cominciato a riflettere insieme sono stati 
  • Salute mentale: approcci diversi.
  • Cosa significa diagnosi.
  • La differenza tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicologica.
  • La differenza  tra sintomi e segni.
  • La differenza tra struttura e sintomi e tra diagnosi strutturale e diagnosi descrittiva.
  • Cosa sono e  cosa indagano i test psicologici
  • I principali test psicodiagnostici
  • Cosa è il manuale  DSM IV
  • Cosa è la doppia diagnosi
  • Quali sono i principali metodi di cura delle persone con disagio mentale
Condotto da un ’ equipe di psicologi, educatori, formatori,  attraverso lezioni d ’ aula, focus group, esercitazioni pratiche, il corso ha puntato a offrire una ridefinizione  “ interattiva ” delle "psico-parole" attraverso un confronto  tra scienze psicosociali,  medico-sanitarie ed esperienze educative maturate sul campo.

Peraltro la persona (e questo è stato un altro dei capisaldi del corso), al di là dei segni di disagio che manifesta, richiede sempre un incontro competente, fatto di ascolto, empatia, solidarietà.

Ma il corso è servito anche ad avviare una riflessione sulle prospettive del Centro La Tenda, sull ’ esigenza  di sviluppare nuovi servizi,  e sulla necessaria maggiore  conoscenza ,  a livello personale, tra i diversi corsisti.
Tutti obiettivi raggiunti? Ovviamente, no. O almeno non tutti allo stesso modo. Ma tutti senz ’ altro reiconosciuti nella loro importanza. Sia per il futuro personale di ciascun corsista  sia per  lo sviluppo  del Centro La Tenda. E, per questo, posti all ’ ordine del giorno dell ’ agenda formativa.
Nel corso de "Le parole per dirlo” è stato elaborato un CD-rom dall ’ omonimo titolo, in cui sono riportati, e approfonditi, i temi trattati, a vantaggio di ulteriori riflessioni da riprendere nei prossimi appuntamenti formativi.